Nella mia testa la primavera e l’estate sono stagioni da dedicare al genere fantasy. Sarà stata “colpa” della mia insegnante di italiano delle scuole medie, così lungimirante da aver inserito Lo Hobbit tra i consigli di letture estive. Verso la fine degli anni Novanta, quando il grande pubblico non aveva minimamente idea che si stessero preparando dei film sul Signore degli Anelli, ero andato a cercare i libri proposti in una libreria vecchio stampo, con una gentilissima libraia vecchio stile. Quando le ho proposto la lista mi ha sorriso: “Credo che questo ti piacerà.” Mi accompagna tra gli scaffali ed estrae questo libercolo grigio con un drago in copertina. Mi è piaciuto moltissimo.

Lo Hobbit in versione tre volumi

Voglio un gran bene a questa edizione, perché era così come la vedete fin dal principio. Questo difetto mi ha fatto innamorare del libro perché sapeva di avventura. Lo ritengo un’edizione più che unica proprio perché mi ha dato questa sensazione.

Ci ho ripensato solo adesso perché non vedo l’ora di tornare nella Terra di Mezzo da quando è stato rilasciato il trailer completo de Gli Anelli del Potere.

Voi avete qualche libro “difettoso” al quale volete bene?